L’esposizione è una ricostruzione, attraverso testimonianze fotografiche e documentali, delle storie dei confinati omosessuali nel Materano, dell’azione persecutoria operata dal fascismo, delle condizioni di vita tra emarginazione e povertà e dei rapporti umani che intessevano le vite della gente che abitava questi luoghi lontani e isolati. La ricerca analizza la repressione attuata in diverse province italiane, da Venezia a Catania, da Mantova a Livorno, grazie ad un fine lavoro di ricostruzione di atti giudiziari e carteggi di Polizia, custoditi nell’Archivio di Stato. Il progetto prende il nome da Adelmo, il più giovane confinato ad appena 18 anni.
Le 29 biografie narrano le sorti di persone duramente colpite la cui storia è sconosciuta ai più. Questi ragazzi, provenienti da ogni parte d’Italia, con età media di 25 anni, vennero condannati al massimo della pena ossia il “soggiorno libero” e dovettero affrontare grandi difficoltà per procurarsi un’abitazione ed un lavoro.
La ricerca è stata anche trasposta nel libro omonimo, una pubblicazione su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. L’esposizione sarà arricchita dall’installazione audio, a cura di Radio Zeldart, con la collaborazione di 1904 Recording Studio, CTL Lab, Opera Prima e Nuda Voce.
Le associazioni Agedo Basso Lazio e Circolo Arci Pata Pata, con il patrocinio del Comune di Fondi e dell’Ente Parco dei Monti Ausoni, invitano la cittadinanza a visitare la mostra nei giorni 29 e 30 gennaio presso Palazzo Caetani. Sabato 29, alle ore 11:00, si terrà l’evento di apertura con intervento dell’autore e delle associazioni promotrici.
Fonte: comunedifondi.it