«Siamo orgogliosi di ospitare questa prestigiosa mostra – commentano il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto e l’assessore alla Cultura Vincenzo Carnevale – il fermento culturale e artistico che da anni sta pervadendo il Castello, cuore culturale e simbolo della nostra città, è qualcosa di assolutamente unico che intendiamo incentivare e valorizzare. Il nostro ringraziamento va dunque agli organizzatori e a tutti coloro che collaborano a iniziative di spessore come questa».
La mostra
Come ha scritto l’Ambasciatore Umberto Vattani, presidente della Fondazione Italia Giappone in occasione della prima esposizione della collezione al nel dicembre 2017, “L’apparizione di queste xilografie in Italia è stata storicamente favorita dai primi viaggi effettuati in Giappone da viaggiatori particolarmente sensibili alla suggestione dell’arte, i quali dall’arcipelago nipponico riportarono queste opere in ricordo delle peregrinazioni: proprio come fecero nel corso del Grand Tour gli aristocratici inglesi e francesi che tornavano dai loro viaggi in Italia con le opere di Canaletto o di Guardi, o con le incisioni di Piranesi, o con i guazzi degli artisti napoletani”.
I soggetti raffigurati nelle stampe di questa affascinante collezione sono soprattutto quelli femminili e quelli del celebre teatro Kabuki; ma non mancano scene erotiche, paesaggi innevati e vedute del Monte Fuji, così come il celebre sport giapponese rappresentato dal trittico “lottatori di Sumo”. È la rappresentazione di scene della vita familiare e sociale dalle quali si apprende molto sugli atteggiamenti, sulle acconciature e sulle fogge degli abiti di un’epoca artisticamente molto vivace della storia giapponese. Accanto ad esse, vi sono quelle delle tradizioni ed abitudini riguardanti un universo più intimo e interiore: quello del Mondo Fluttuante (Ukiyo), fatto di sentimenti e malinconie ma soprattutto di piaceri e godimento della vita.
L’arte dell’Ukyo-E ha influenzato l’impressionismo francese, con richiami espliciti in Van Gogh, Monet, Renoir e le opere di Giacomo Balla realizzate intorno al 1915, nelle quali sono evidenti gli echi del gioco delle linee, del contrasto tra segmenti retti e curvi, dei colori brillanti e saturi che descrivono e suscitano emozioni. Nel corso dei giorni di apertura della mostra, dal 26 novembre 2022 al 14 gennaio 2023, verranno organizzate visite guidate con le scuole secondarie e incontri con i rappresentanti dei Club per L’UNESCO di Roma e Terracina.
Il rapporto tra la Città di Fondi e il Club per l’UNESCO di Terracina
Il rapporto di collaborazione della Città di Fondi con il Club per l’UNESCO di Terracina ha prodotto la delibera di Giunta n. 230 del 22 maggio 2015 con la quale ha aderito all’iniziativa di proporre la candidatura della Via Appia a “Patrimonio dell’Umanità”, sottoscrivendo il protocollo proposto dal Club di Terracina. L’iniziativa è stata recepita nello scorso mese di maggio dal ministero della Cultura indicando il percorso integrale da Roma a Brindisi, comprensivo della variante traianea, con il coinvolgimento di 74 comuni, 15 parchi, 12 province, 4 regioni, 25 università ed è tornata di attualità per la recentissima scoperta di un tratto della antica Appia durante i lavori di realizzazione dello svincolo alle porte di Fondi.
Con questa mostra, viene confermato e rafforzato questo legame e l’interesse della città di Fondi ad essere partecipe della promozione dei principi dell’UNESCO promossi e portati avanti dai Club per l’UNESCO
Fonte: comunedifondi.it