Il FONDIfilmFESTIVAL – Riviera d’Ulisse diventa sempre più parte integrante dello sviluppo culturale del territorio del Sud pontino, contribuendo a preservare e diffondere il patrimonio materiale e immateriale dei luoghi ospitanti e permettendo, al tempo stesso, un rafforzamento dei legami sociali, dell’orgoglio locale e dell’identità culturale delle comunità.

Anche per la XXI edizione gli appuntamenti si ramificano in tre realtà: Itri, Sperlonga e Fondi – sede originaria della kermesse – con proiezioni di film, documentari e cortometraggi, presentazioni di libri e uno speciale evento che avrà luogo al Museo Nazionale Archeologico di Sperlonga. Numerosi gli ospiti: Leonardo Di Costanzo (al quale è dedicata la rassegna retrospettiva), Nicole Bianchi, Michela Carobelli, Amedeo Di Sora, Stefano Mordini, Bruno Oliviero, Marco Omizzolo, Ambrogio Sparagna, Paolo Speranza e Laura Samani, vincitrice dell’edizione 2022 del premio “Dolly d’Oro Giuseppe De Santis”. Saranno inoltre ricordati con diversi appuntamenti Raf Vallone, Carlo Lizzani e Lino Capolicchio.

Il FONDIfilmFESTIVAL – Riviera d’Ulisse XXI edizione si svolge con il patrocinio e il contributo di Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse, Ente Parco Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi, Comune di Itri e Ufficio della Presidenza del Consiglio comunale di Itri nella persona dell’avv. Salvatore Ciccone, Comune di Sperlonga e Sperlonga Turismo, Comune di Fondi. Main sponsor sono la Banca Popolare di Fondi e ICOEL.

Il festival si inaugurerà alle ore 18.00 di venerdì 16 settembre con il vernissage della mostra di Ettore de Conciliis “L’utopìa rivelata – Arte e Land Art”, in cui alcune opere del pittore irpino saranno esposte accanto alle sculture plurimillenarie conservate nel Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga, instaurando un connubio armonioso che esalta il bello e la contemplazione della natura.

Scrive Mimma Sardella nel dépliant di presentazione della mostra:

Ettore de Conciliis si rivela presto un ricercatore raffinato dell’immagine, facendo della sua ricerca estetica il mezzo per armonizzare contenuto e forma. Nella mostra ospitata nel Museo Archeologico di Sperlonga sono esposte le sue tele, che Tahar Ben Jelloun mette a confronto con le opere di Monet: «J’ai trouvè… Ho trovato che il lavoro di Ettore de Conciliis celebra, più di un secolo dopo Monet, la natura e ridona ai suoi elementi la lucentezza sottile e personale che ella contiene». Le sue tele diventano puro lirismo, un tratto che Uto Ughi, suo estimatore, esprime così: «Nella poesia c’è ritmo, c’è musica… Ho trovato nell’opera di Ettore de Conciliis una grande poesia… Ho due suoi quadri, uno che rappresenta un fiume con effetti meravigliosi dell’acqua… C’è in esso un lato fortemente… musicale. Così nella musica ci sono coloriture… che evocano la pittura». Nelle sue tele Ettore de Conciliis canta il puro lirismo della Natura, contaminata di rado da luci artificiali che si accendono nella notte, guizzi lucenti che animano i suoi immobili notturni, così come raramente dipinge elementi costruiti, che si ergono come alieni rivestiti di luci che irrorano le pareti distinte in alzato: sono soggetti archeologici, sopravvissuti al tempo e sospesi tra passato e presente, opere statiche animate da una luce ferma, a delineare i contorni di ciò che rimane.

Alle ore 21.00, in piazza Cavone a Itri, avrà luogo la prima delle due serate omaggio a Raf Vallone, di cui nel prossimo mese di ottobre ricorrerà il ventennale della morte. L’attore nativo di Tropea esordì al cinema grazie a Giuseppe De Santis, che per lui ideò il ruolo del sergente Marco Galli nel capolavoro nominato all’Oscar “Riso amaro” (1949). La serata sarà aperta dalla presentazione in anteprima nazionale del saggio “Riso amaro di Giuseppe De Santis” (Gremese, 2022) del critico e saggista Paolo Speranza, direttore di «Cinemasud», collaboratore di «Cinecritica, «la Repubblica» e di riviste nazionali ed europee.

Sabato 17, alle ore 21.00 presso la Corte Comunale di Itri, è in programma un appuntamento dal titolo “Teatro, Musica, Cinema”, introdotto dalla presentazione del libro a cura di Amedeo Di Sora “Anton Giulio Bragaglia tra innovazione e tradizione” (2021, UPLI editrice) e seguito da un incontro con Ambrogio Sparagna, in cui il musicista ed etnomusicologo, tra i massimi esperti di canto e tradizioni musicali popolari, dialogherà sul suo rapporto col Cinema, proponendo al pubblico alcuni brani scritti per il grande schermo. L’ultimo impegno cinematografico di Sparagna è il recentissimo documentario di Gianfranco Rosi “In viaggio” (2022), presentato fuori concorso alla 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, per il quale è stato consulente musicale selezionando musiche e canti tradizionali dei vari Paesi che hanno accolto il Pontefice dall’inizio del pontificato.

Domenica 18, sempre alle ore 21.00 in piazza Cavone a Itri, è in programma il secondo appuntamento dedicato a Vallone, protagonista del film di De Santis “Non c’è pace tra gli ulivi” (1950), girato tra Fondi, Vallecorsa, Sperlonga e Itri: celebre la sequenza itrana della processione al Santuario della Madonna della Civita, in cui Vallone cerca di nascondersi per sfuggire ai Carabinieri che lo vogliono arrestare.

L’ingresso a tutte le iniziative è libero fino ad esaurimento posti

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