Fondi si prepara a celebrare l’essenza della propria cultura gastronomica con un evento unico nel suo genere, dedicato alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e delle ricette che ne raccontano la storia.

Dal 5 al 7 settembre, il suggestivo cortile della Giudea, l’antico quartiere ebraico della città, si trasformerà quindi in un palcoscenico dedicato ai sapori e alle eccellenze del territorio. Un evento da vivere e da gustare, da ascoltare e da guardare grazie alla produzione di piccoli video racconti che saranno proiettati durante la tre giorni, alle degustazioni, ai convegni e alle esperienze sensoriali organizzate con grande cura per i dettagli.

 “Il sapere della tradizione – ricettario culturale di Fondi” è un’iniziativa promossa dal Comune di Fondi nell’ambito del cartellone “Estatissima 2025” e finanziata dall’Arsial tramite la partecipazione ad un bando regionale.

L’evento, articolato con un intenso programma nel primo weekend di settembre con inizio di ogni serata alle 19:30, è organizzato da La Cinearte Produzione e prevede un triplice focus: il venerdì sarà dedicato alla mozzarella, il sabato ad un tradizionale piatto fondano (la pettola e fagioli) e la domenica all’olio.

Non una semplice degustazione, dunque, ma un vero e proprio viaggio sensoriale con il coinvolgimento di produttori locali uniti per un obiettivo comune: esaltare il Made in Italy e preservare la storia e le tradizioni del patrimonio enogastronomico locale.

Ad arricchire la tre giorni, gli interventi esplicativi della dottoressa Alda Attinà, biologa nutrizionista e grande esperta di Scienze dell’Alimentazione e l’intrattenimento musicale del duo 8 e 15, composto dal maestro e altosassofonista Alfredo Cerrito e dalla pianista Anna Lisa Giordano. La coppia di straordinari musicisti aprirà e chiuderà ogni serata con l’esecuzione di brani che, passando per il repertorio classico, spaziano dall’elettroacustico al jazz.

Il progetto prevede inoltre un programma di divulgazione culturale attraverso la costruzione di un archivio digitale formato da una serie di nuove immagini multimediali e documentari volti a tramandare le ricette che caratterizzano il territorio fondano e la sua storia. Tale compito è affidato ai fratelli Latilla, registi-sceneggiatori-produttori, che stanno realizzando un vasto archivio di lavori audiovisivi, arricchito da interviste a produttori locali, volti a raccontare i prodotti dalla lavorazione alla tavola.

La partecipazione alla tre giorni, fortemente voluta dagli assessori al Turismo Vincenzo Carnevale e alle Attività Produttive Stefania Stravato oltre che dal sindaco Beniamino Maschietto, è completamente gratuita.

«Dopo eventi dedicati al grande pubblico e all’arte – è il commento dei tre amministratori – il programma propone una tre giorni volta a promuovere il cosiddetto turismo gastronomico che ha il duplice scopo di attrarre presenze e valorizzare le eccellenze del territorio in tutte le possibili declinazioni: dai prodotti alle ricette, dalle tradizioni ai più innovativi processi di lavorazione».

Il programma

Venerdì 5 settembre

 “L’oro bianco di Fondi – degustazione della mozzarella fondana” – La prima serata è un tributo al re dei prodotti caseari fondani. I partecipanti avranno l’opportunità di scoprire i segreti della lavorazione di questo gioiello gastronomico, assaporandone la freschezza e la qualità in un’esperienza di degustazione guidata dagli artigiani caseari del territorio.

Sabato 6 settembre

“Terra e legumi – degustazione della pettola e fagioli” – La seconda serata è dedicata a un piatto che affonda le radici nella tradizione contadina del territorio. La “pettola e fagioli” non è solo una ricetta, ma un racconto di storia e semplicità, che sarà possibile gustare per rivivere i sapori autentici di una volta.

Domenica 7 settembre

 “Olio e tesori nascosti – degustazione di olio e prodotti tipici” – L’ultima serata celebra l’oro verde di Fondi: l’olio. Insieme alla degustazione di prodotti EVO, saranno presentate altre tipicità, autentici “tesori nascosti” che rappresentano la ricchezza e la biodiversità agricola del territorio.