La mattinata proseguirà con altri tre interventi di grande interesse relativi al comprensorio, ossia i tre contributi del convegno “Formianum”, a cura di Massimiliano Di Fazio (Le antiche mura di Fondi. Ipotesi sul primo insediamento), Salvatore Ciccone (La Grotta di Tiberio a Sperlonga: una nuova lettura dalla piscina) e Adelina Arnaldi (Sacerdozi municipali a “Fundi”). La parola tornerà al dottor Moraci con un argomento molto sentito in città: l’anfiteatro di Fondi, largamente attestato nel corso dei secoli ma venuto alla luce soltanto nel febbraio del 2021. L’esperto farà il punto su quanto rinvenuto e illustrerà ai presenti gli ultimi dati sulle indagini archeologiche condotte.
A chiudere i lavori saranno Clara Di Fazio, con un intervento denominato “Le antichità di Fondi: archeologica, storia e prospettive di valorizzazione” e Federico Saccoccio il quale, assieme a Edoardo Vanni, parlerà delle recenti ricognizioni in zona Piana del Campo.
«Convegni come questi – spiega l’archeologo nonché direttore del Museo Alfredo Moraci – sono preziosi perché promuovono la conoscenza del territorio, anche in un’ottica futura di valorizzazione del patrimonio culturale. L’acquisizione del ritratto di Livia, per esempio, è importantissima non solo in quanto tale ma anche perché ci consentirà di richiedere la restituzione di altri due busti dell’imperatore Ottaviano, rinvenuti a Fondi ma attualmente custoditi presso i Musei archeologici di Formia e di Napoli così da poter finalmente riunire la coppia imperiale. Colgo l’occasione per annunciare che stiamo presentando un progetto per un nuovo allestimento museale che utilizzerà le più innovative e recenti tecnologie digitali».
«Un convegno non solo per addetti ai lavori – commentano il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto e l’assessore alla Cultura Vincenzo Carnevale – ma anche e soprattutto per la popolazione e per gli appassionati di storia e archeologia, prezioso per fare il punto sugli studi e sulle indagini archeologiche in corso su un territorio vastissimo e con una storia millenaria che ha ancora moltissimo da raccontare».
Fonte: comunedifondi.it