Palazzo Caetani
Importante Centro Culturale Ambientale Polivalente in cui hanno trovato ospitalità eventi eccezionaliPalazzo Caetani è una delle principali emergenze architettoniche poste lungo il percorso del decumano massimo della Fondi antica che coincide con il tratto urbano della Regina Viarum: l’antica Via Appia. L’opus incertum sulla facciata del palazzo testimonia come esso sia nato sulle mura di cinta. Nel 1140 il normanno Goffredo dell’Aquila ottenne l’investitura della contea di Fondi (fu conte di Fondi dal 1140 al 1145). Furono i conti dell’Aquila, probabilmente, a dar vita al primo nucleo di quella residenza signorile che, per mezzo dei Caetani, assumerà l’aspetto attuale.
Nel 1299, grazie all’abile regia di papa Bonifacio VIII, al secolo Benedetto Caetani, Giovanna (1248 – 1272), nipote di Tommaso d’Aquino, figlia di Ruggero II e ultima rappresentante della normanna famiglia dei dell’Aquila, si unì in matrimonio con Roffredo III Caetani. Le stanze allestite con tele naturali dipinte e suppellettili in stile rinascimentale rievocano la vita quotidiana dei potenti signori di Fondi. Degni di nota sono: la sala monumentale, dedicata alla famiglia Caetani, una stanza dedicata al principe del Rinascimento Onorato II Gaetani d’Aragona e gli ambienti in cui Sebastiano del Piombo ritrasse madonna Giulia Gonzaga.
Nel 1378 il palazzo fu teatro di un evento di rilevanza e risonanza mondiale: il conte di Fondi, Onorato I Caetani, vi riunì i cardinali che, dichiarata nulla l’elezione al soglio pontificio di Urbano VI, elessero papa Clemente VII. Il conclave, tenutosi il 20 Settembre, creò una profonda divisione nella cristianità passata alla storia come Scisma d’Occidente.
L’intervento più ampio realizzato a Palazzo Caetani e tuttora leggibile si deve al nipote dello scismatico, conte Onorato II Gaetani d’Aragona. Fu Onorato II a progettare gli interventi più grandiosi per mettere la sua residenza signorile in linea con i canoni del gusto rinascimentale. L’abbellimento del Palazzo, fulcro della sua potenza, rientrava nel progetto generale di celebrazione della dinastia dei conti di Fondi, divenuta la più eminente e prestigiosa di tutta la Domus Caietana. Ancora si possono ammirare le bifore catalane in pietra lavorata a traforo, della delicatezza di un ricamo, alla maniera spagnola. Lo studioso G. Pesiri, di recente, ha individuato la presenza nel palazzo, alla fine del XV secolo, 22 elementi nel piano terra – tra ambienti coperti, scoperti e scale – e 21 nel primo piano. Attualmente, alcuni di essi non sono più identificabili a causa dei rifacimenti otto – novecenteschi e dei crolli provocati dalle incursioni aeree, come egli riferisce. Con l’allontanamento dei Caetani dal feudo di Fondi in favore di Prospero Colonna, il Palazzo fu dimora di Giulia Gonzaga, moglie di Vespasiano, figlio di Prospero. Gulia incarnava la perfezione umana e spirituale perseguita dal Rinascimento: famosa per la sua eleganza e cultura, fece di Fondi la corte più splendida tra Roma e Napoli.
Nel 1799 un incendio danneggiò gravemente il salone principale e le stanze adiacenti che, recentemente, sono stati restaurati con finanziamenti della Regione Lazio. Oggi il Palazzo Caetani è un importante Centro Culturale Ambientale Polivalente in cui hanno trovato ospitalità eventi eccezionali come i concerti promossi dal maestro Gabriele Pezone e il laboratorio artistico aperto del maestro Andrè Durand.