Parco Naturale dei Monti Aurunci
Il parco naturale dei Monti Aurunci è un'area naturale protetta del Lazio istituita nel 1997 e situata al confine tra le province di Frosinone e Latina.Cenni Storici
Il parco è stato istituito dalla legge regionale 6 ottobre 1997, n. 29 della regione Lazio (art. 44, c. 1 lett. b) e attualmente non comprende tutti gli ambiti territoriali dei comuni ricadenti nel comprensorio laziale dei Monti Aurunci
I Monti Aurunci
Gli Aurunci in gran parte compresi nell’omonimo parco, sono una catena montuosa dell’Appennino centro-meridionale, caratterizzata in larga parte da calcari chiari con ampie sassaie e pendici asciutte e brulle, coperte da radi cespugli e da erba scarsa. Geograficamente si tratta di un massiccio appartenente alla più ampia catena dei Volsci, di cui i monti Aurunci fanno parte insieme ai Lepini e agli Ausoni. Gli Aurunci si sviluppano, nel tratto più meridionale della costa laziale, a est della piana di Fondi e alle spalle di Gaeta, Formia, Minturno, Castelforte e Santi Cosma e Damiano.
Le cime più elevate sono quelle dei monti Petrella (1.533 m), Ruazzo(1314m), Sant’Angelo (1.404 m), Fuga (953 m) e Maio.
Provincia di Latina
- Campodimele
- Fondi
- Formia
- Itri
- Lenola
- Spigno Saturnia
Flora
I Monti Aurunci costituiscono un punto di transizione tra gli Appennini centrali e quelli meridionali. Ciò rende il territorio del parco particolarmente ricco dal punto di vista floristico; sono state infatti censite sul suo territorio oltre 1.900 specie, tra i quali figurano endemismi e varietà esclusive dell’Italia centrale e meridionale, talune anche molto rare (ad es. Corydalis pumila). In particolare, sono presenti oltre 50 specie di orchidee selvatiche (ad es. Ophrys lacaitae, Ophrys promontorii) cui si aggiungono una ventina di ibridi naturali.
FAUNA
Il parco ospita una ricca fauna, tra cui alcune specie endemiche (ad es. l’artropode Campodea (Monocampa) aurunca e il coleottero Scotonomus auruncus) o di particolare interesse naturalistico (ad es. il tritone italiano). Sono altresì presenti specie più comuni quali la testuggine, la salamandrina dagli occhiali, la rana italica, il biacco, la biscia dal collare e la vipera.
Accessi
- In auto:
da Roma: SS 148 Pontina oppure SS 7 Appia in direzione Terracina-Fondi-Formia.
da Napoli: SS 7 quater Domiziana in direzione Mondragone, quindi SS 7 Appia in direzione Formia.
dall’autostrada A1: uscite di Cassino, Ceprano o Pontecorvo.
- In treno:
la stazione di Formia, dalla quale partono autobus per i comuni del Parco, è situata sulla linea Roma-Napoli ed è raggiungibile da entrambe le città in poco più di un’ora; i treni utili sono in media 2 all’ora in entrambe le direzioni. Altre stazioni utili, sulla medesima linea, sono Fondi-Sperlonga e Itri.
- In autobus:
Collegamenti con i comuni del parco sono attivi a partire da Formia, Cassino e Frosinone.