“Spettacolare, frizzante, tirato dal primo all’ultimo metro dei quattro passaggi sulla prova della Magliana (l’ultimo dei quali corso dopo il tramonto), il confronto sul campo è stato caratterizzato dal dualismo tra il vincitore della gara, lucido e risoluto ed anche esente da errori, ed il napoletano Fabio Gianfico, in coppia con Mongillo (Skoda Fabia R5), cui un leggero ‘lungo’ durante la prova di chiusura è costato caro” raccontano dall’organizzazione. “Leggero quel poco che è bastato per perdere secondi preziosi e lasciare l’alloro al rivale, che per tutta la giornata gli aveva soffiato il classico fiato sul collo.”
Aveva iniziato le danze proprio Gianfico, con Testa subito a ruota e molto vicino. “Ed i due si sono lasciati alle spalle un’accesa bagarre, sino all’ultima occasione cronometrata, con diversi che volevano tornare via dalla Riviera di Ulisse con una soddisfazione vibrante. Addirittura, l’errore finale di Gianfico gli è costato anche la seconda moneta della gara, in quanto è stato sorpassato anche dal pugliese Giuseppe Bergantino, affiancato da Di Vincenzo, in questo caso con una Fabia a disposizione. Bergantino è stato autore di una seconda parte di gara assai arrembante, che lo aveva portato dopo il terzo passaggio sulla prova ad affiancare al secondo posto testa con lo stesso computo cronometrico. Ed infatti, alla fine è giunto secondo per l’inezia di tre decimi”.
‘Bronzo’ quindi per Gianfico, a 2”5 da Testa, che inseguiva il suo primo alloro a Sperlonga dopo tanti podi ai posti d’onore, cosa che comunque non cancella una prestazione che conferma il suo grande valore anche se ha ridotto drasticamente la propria attività corsaiola.
Quarta posizione finale per il siciliano Alessio Profeta, in coppia con Raccuia, Skoda Fabia, autore di una prestazione di livello e sempre ai vertici, con un passivo a 7”3. A completare la top five e cco il brillante sardo Marino Gessa, con alle note Fois, con l’ennesima Fabia R5.
Sesta posizione finale con grande merito per il toscano di Lucca Christopher Lucchesi, affiancato dalla mamma Titti Ghilardi, campioni italiani ‘due ruote motrici’ nel Campionato su Asfalto ed anche campioni del monomarca Peugeot. Per il giovane di Bagni di Lucca era il debutto con la Skoda Fabia che aveva a disposizione, quindi anche con una trazione integrale ed ha assolto al meglio possibile il compito assegnatogli dalla squadra, che lo ha portato a Sperlonga come ‘regalo’ di Natale per la stagione altisonante che disputato.
Settimo ha finito il vicentino Luca Ferri, già vincitore di tre edizioni della ronde, il quale – affiancato da Maini – ha mancato il target del poker di successi per non avere trovato il feeling ottimale con la Skoda che aveva a disposizione.
Ottava piazza sotto la bandiera a scacchi per i greci Plagos-Samaras, con la Citroen C3 R5, bravi ad interpretare le insidie della Magliana al meglio possibile con la vettura della ‘doppia spiga’, noni, anche in questo caso con una prestazione di livello, Angelo Lombardo e Rosario Merendino (Skoda), risultato di spessore per l’ex campione italiano di Auto Storiche, mentre la top ten assoluta è chiusa dal frusinate Gianluca d’Alto e Mirko Liburdi, anche loro su Skoda, costantemente nelle posizioni alte della classifica, contro una concorrenza di elevato livello.
Tra le due ruote motrici scintille e spettacolo anche in questo caso tra il toscano di Massa Marittima (Grosseto) Francesco Paolini, affiancato da Nesti, e Fasili-Migliorini, entrambi con una agile Renault Clio S1600. I due equipaggi non si sono risparmiati, il classico botta e risposta non è mai mancato ed alla fine ha prevalso il maremmano, al suo primo rally di Sperlonga, gara che – ha dichiarato – lo ha fatto innamorare.
Anche quest’anno, dopo la pausa del 2020 dovuta all’emergenza sanitaria, la Ronde di Sperlonga ha dato il suo significativo sostegno all’indotto ricettivo del territorio in un periodo destagionalizzato, confermandosi ottimo volano economico oltre che di immagine dei luoghi che ha attraversato.
Fonte: h24notizie.com