Stupro, ninfomania e anoressia.
La violenza sulla donna spegne la luce della sua anima: «…Mi ha nutrita la passione come la sofferenza, mi ha allevata la blasfemia come la preghiera…!» L’esistenza di Eva, appena quindicenne, si perde nel tempo di un’esperienza devastante e la perversione diventa il suo mantra. La sessualità, perpetuata con ostinata determinazione, crea nella sua mente una spirale infernale. Nel vecchio che muore c’è il nuovo che nasce: in questo monito trova la sua riabilitazione.
La scrittrice Maria Carla Forte ne parla con interventi musicali di Sandro Sposito, voce narrante Rosalba Parisella.
L’autrice
Nel vecchio che muore c’è il nuovo che nasce: in questo monito trova la sua riabilitazione Maria Carla Forte, dopo aver concluso i suoi studi con una laurea in Pedagogia, segue, per un ventennio, suo marito, impegnato nell’alta ingegneria in giro per il mondo, e da questa esperienza trae ricchezza interiore e amore per i colori dell’Asia. Con l’insegnamento acquisisce un bagaglio di esperienze che le favorisce la scrittura. Il Master in Pedagogia clinica le dona la possibilità di esperire il mondo dell’anima e di farne tesoro proprio nel romanzo “Ladra d’amore”. Affronta questo suo terzo lavoro dopo la pubblicazione di “Mille e un’anima” con Ibiskos editore (2010) e “L’identità perduta” con Albatros editore (2012).
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti solo alle persone munite di green pass. Info: 3297764644 – info@prolocofondi.it
Fonte: h24notizie.com